Tauuuuuuuuuuuu forum!!! Eccomi qua che vi propongo di leggere la mia prima fanfiction su un anime&manga che mi ha colpito tantissimo: Kodomo No Omocha ovvero Rossana..
Spero che vi interessi man mano con i capitoli!!! Spero che mi date consigli, critiche e commenti!!!!!!
mi aspetto di tutto!!!!
Allora:
Nome fanfiction: Il Grande Cuore
Tratto dall'anime: Rossana
Genere: drammatico, triste, romantico e altro!
Capitolo 1° Un Grande CuoreIntroduzione.......
E' passato molto tempo da quando Sana è partita per New York, quasi 10 anni sono trascorsi....Sana ha 24 anni, è una ragazza ormai affermata nel mondo dello spettacolo, è bellissima, non è più la bambina immatura o "manico di scopa" come la chiamavano i compagni di scuola, no adesso è una ragazza magnifica, sbocciata come una rosa, allegra come sempre e con quel sorriso che porta amore e calore. Ma adesso....Inizio storia
Aeroporto di NewYork
Signora1°: Ecco il biglietto, il volo parte frà 4 ore, scusi del ritardo Signorina, mi dispiace.
Nae: E adesso che faccio qui per 4 ore?? Bhè mi conviene sedermi.... (Ma guarda un pò!!! Io devo tornare a Tokio!! Ho una missione!!)
Nae si sedette su una pachina....era stanca, ciò che doveva fare era difficile, tornare lì, per lei, per esaudire il grande desiderio di una persona...
La stanchezza era tanta.... era brutto tempo e all'improvviso un pò per la stanchezza un pò per quello che avebbre dovuto fare, Nae si addormentò piano piano, e i ricordi e le emozioni di quel giorno riaffioravano un pò alla volta....
Sana: Robby, non ho voglia di lavorare oggi!! Io vado a fare una paseggiata!!!!!
Robby: Sanaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Torna subito indietro!!! Sanaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
Ma Sana era già andata via, non voleva lavorare, non oggi, era stufa, aveva 16anni.....lì mancava tanto la madre, gli amici, la sua città dove lì c'era il suo passato, e un giorno forse, il suo futuro. Ma la cosa che più lì mancava era lui, lo aveva lasciato dopo che gli aveva rilevato i suoi sentimenti, lo aveva lasciato per la sua "migliore" amica, adesso si pentiva, soffriva ogni giorno, sempre di nascosto e nessuno non riusciva a comprendere la sua tristezza, il suo dolore, solo lui era in grado di capirle, con lui non fingeva e poteva essere una persona normale, senza preoccuparsi che forse qualche ora dopo sarebbe dovuta andare a girare chissà quale spot pubblicitario.....
Sana camminava per la strade di NewYork, non bandava dove andava, i suoi occhi erono vuoti e tristi, ma sicuramente il destino la avrebbe guidata da lei....
Sana stava per essere investita da un auto finchè una ragazza della sua età riuscì subito ad afferrarla e a portarla sul marciapiede.
Autista: Guarda la strada ragazzina!!!!!
Sana: mi scusi, mi scusi!!!
Autista: stai attenta la prossima volta!
Sana: si, ok.
pochi minuti dopo......
Sana: grazie, senza di te chissà cosa mi sarebbe successo
?????: dimmi una cosa che ci fà una ragazza com'è te, in questo posto malfamato
Sana: niente, passeggiavo e sono finita qui.
Sana voleva piangere, non c'è la faceva più, forse era meglio se sarebbe morta così le sue sofferenze, sarebbero cedute...
?????: vedo che anche tu sei triste, sai che un pò ci assomigliamo!?
Si, infatti la ragazza assomigliava molto a Sana, aveva li stessi capelli di lei, lisci e un pò andulati che le coprivano le spalle, a differenza di Sana, lei aveva gli occhi color grigio chiaro, era molto sportiva e indossava un cappello color militare.
Sana: si è vero. Sana sorrise leggermente poi..... Sana: come ti chiami?? Io mi chiamo Rossana Kurata, ma per gli amici Sana
Nae: Io mi chiamo Nae e non c'è bisogno che ti presenti qui sei famosa.
Sana: già.....
All'improvviso Sana iniziò a piangere, cosa le serviva essere famosa se lui non c'era??
Sana: scusami.....sniff.....tan..sniff...to
Nae: so come ti senti, anche tu soffri per una persona che non c'è più..
Sana era rimasta sorpresa, come poteva quella ragazza che neanche conosceva, poter sapere che soffriva cosi tanto??
Nae: dai vieni a casa, hai bisogno di un fazzoletto e di una cioccolata calda
Sana si asciugò gli occhi e le disse: grazie e le fece un sorriso
Le ragazze si avviarono, non potevano sapere che le loro vite, si sarebbe presto unite e che sarebbe nata una grande amicizia.
Dopo aver bevuto la cioccolata calda e dopo fatte alcune domande per conoscersi un pò meglio
Sana: ma tu abiti qui tt sola??
Nae iniziò a treamare, ciò che aveva detto la rendeva così triste, forse anche lei avrebbe desiderato aprirsi e confidare il suo dolore
Sana: come hai detto tu, anche tu soffri, hai qualcosa dentro che ti rende triste, dentro di te solo dolore e sofferenza e alcune volte pensi di chiudere la tua vita, di finirla non è vero?
Nae iniziò a piangere, ma allo stesso tempo era un pò felice, Sana la capiva, poteva fidarsi e parlare con lei...
Nae le disse: Sana, vedi io.....
Nae non riusci a finire la frase, che delle calde e sofferenti lacrime iniziarono a coprirle il viso. Già quel viso, che agli altri poteva sembrare spensierato e sereno, ma chi la conosceva quel viso era solo tormento e dolore.
Sana era triste, chissà com'era difficile per Nae rivelare quel segreto che l'aveva spezzato il cuore, l'anima.
Così Sana, per istinto le tese le braccie e la strinse forte, per carmarla, per dirle che lei era lì pronta ad aiutarla.
Nae: (com'è dolce Sana, lei è qui e si preoccupa per me!) sniff....grazie....sniff
Sana: Se non vuoi parlarne non fà niente, ti capisco ed è difficile,lo so anche io.
Nae si asciugò un pò di lacrime che l'avevano annebiato la vista, con un pò di voce le disse: io devo farlo.
Nae poco dopo continuò: ti dicevo......Sana... e col tutto il fiato che aveva in corpo le disse: ho perso tutto
Sana adesso aveva il viso sorpreso: come hai perso tutto??!
Nae: la.......sniff...la mia famiglia. Vedi i miei genitori sono morti quando io e mia sorella avevamo solo 8 anni. All'inizio non riuscivamo a crederci, dopo il funerale decidemmo di scappare perchè non volevamo finire in chi sà quale orfanotrofio, avevo paura che se fossimo andati lì io e mia sorella ci saremmo separate. Così grazie ai dei soldi che abbiamo rubato da mia nonna, siamo giunte qui, questa è la casa dove noi venivamo a fare le vacanze Natalizie. All'inizio era dura, non sapevamo far nulla visto che ci accudiva nostra madre così ci arangiammo da sole, ma infondo eravamo felici di poter stare insieme finchè quel giorno.......
Nae si fermò, i suoi occhi si paralizzarono, divennero vuoti, privi di emozioni....
Sana la guardava, e adesso, solo adesso si rendeva conto di essere una sciocca, di non avere capito nulla dalla vita, si perchè nel vivere la propria vita non si è mai fortunati.
Sana: Oh...Nae, tu hai affrontato tutto questo con tua sorella, per di più da piccole, ti fa onore! Hai affrontato la tua infanzia giorno dopo giorno, accentando ciò che avevi. Sai con il tuo racconto adesso mi rento conto che sono solo viziata, giudicavo la vita in modo diverso e come se non conoscessi una parte e forse quella parte è proprio questa. Poi in confronto i miei problemi non valgono nulla rispetto ai tuoi.....
Nae: Sana, anche il più piccolo problema può portare dolore nel cuore
Sana le fece un sorriso dolce e le disse teneramente: Bhè, allora anche il problema più grande si può affrontare, tu non credi??
Nae si assicurò, quanto voleva bene a Sana, già quando l'aveva vista per strada aveva capito, solo fissandola con lo sguardo, aveva capito che lei la poteva capire.... così...
Nae: Il giorno più brutto della mia vita è stato un anno fà, il tempo è volato, ma il suo ricordo no, è qui presente. Io e mia sorella avevamo ormai 15, eravamo felici e in quel periodo anche innamorate. In quel periodo ultimamente mia sorella era triste, tesa per i test e le verifiche che dovevamo fare, così le presentai il mio migliore amico Jess, è un ragazzo, carino, affettuoso e dolce, lui acetto senza problemi e mia sorella anche. Da lì iniziarono ad uscire molte volte, io ero felice, finchè non lì vidi, abbracciati, si baciavano, nel vederli scappai via, non so perchè poi piansi tutta la notte. Il giorno dopo mia sorella lo invitò a casa io non volevo e lei mi disse perchè.......poi iniziammo ad alzare la voce e le capì tutto, era sempre stata più brava di me, mi disse: Sei anche tu innamorata di lui, non è vero?!! Iniziai a piangere e lei capì che era una conferma, mi disse che mi odiava, che mi detestava, non mi considerava più come sorella, scappò via....
All'inizio mi preoccupai, poi iniziai ad avere paura, volevo che tornasse a casa e anche se non mi guardava più in faccia, sarei stata felice perchè era lì con me.....
Sana: Le volevi davvero bene
Nae: si.... ma poi i miei pensieri furuno interotti dallo squillo del telefono, pensai che era lei invece...
Cosa successe alle telefonata:Nae: Pronto chi è??
Infermiera: Pronto è lei la Signorina Nae??
Nae: si....si sono io, ma lei chi è??
Infermiera: Sono un infermiera del Centrol Ospedale New City (nome inventato
)
Nae: si ma io che c'entro!??!
Infermiera: E' difficile dirlo, ma è mio dovere, mi dispiace tanto sua sorella è MORTA.
Nae nel sentire quella parola fu come condanna, iniziò a tremare, no era impossibile, perchè era sucesso?? No così, lasciarsi dopo quelle cose??
Nae avrebbe tanto desiderato fare pace ma il destino, quel destino che l'aveva segnata una vita difficile, ancora il destino le aveva riservato un altro dolore.
Ritorno al discorso con SanaNae: si.... ma poi i miei pensieri furuno interotti dallo squillo del telefono, pensai che era lei invece... era l'infermiera che mi annunciava che mia sorella era morta!! Sana perchè.....perchè non ho potuto dirle che le voglio bene e che mi manca tanto?? Perchè doveva finire cosi, perchè!!! Mi odio tanto!! Sono una persona terribile!!!!
Sana iniziò a piangere: No....sniff...tu non sei una persona terribile!! Eri innamorata e.....sniff..... e l'amore non si ostacola!! Tu ti sei fatta ancora onore lasciando la persona che amavi a tua sorella perchè le vuoi bene, e scometto che se lei ti ha detto quelle cose è perchè era arrabbiata e infondo le dispiaceva che tu soffrivi!!Ti prego...sniff... tu non c'entri niente.....
Anche Nae iniziò a piangere: Sana, grazie.... io posso solo dirti grazie e che sei una vera amica! Ti prego rimani qui stanotte, non ho voglia di stare sola!!
Sana: Basta che la smettiamo di piangere, ok??! Se no allaghiamo la casa!
Nae con le lacrime agli occhi, le fece un sorriso e disse: bhè almeno la laviamo un pò.....
Risero per un pò, andarono in bagno, si lavarono la faccia, consumata dalle lacrime. Più tardi, Sana chiamò Robby, dove quest'ultimo acettò poco volentieri che Sana dormisse da una ragazza conosciuta in un solo giorno!!
Mangiarono, e quasi tutta la notte parlarono soprattutto la nostra Sana! Si addormentarono serene dopo una giornata ricca di emozioni.
Più tardi scriverò il 2 capitolo ma spero che il 1 vi piaccia un
